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Assicurativi, come va il rinnovo del contratto?

Tutte le ultime novità sul rinnovo del contratto degli assicurativi. L’articolo di Emanuela Rossi

Entra nel vivo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro Ania, scaduto il 31 dicembre 2019, che riguarda 47mila addetti. Nei giorni scorsi si è riunito il tavolo negoziale tra l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici e i sindacati First, Fisac, Fna, Snfia, Uilca; presente anche una delegazione di Unipol.

L’inizio della fase di rinnovo in realtà è iniziata a fine aprile quando le cinque sigle sindacali hanno presentato nella sede di Ania, a Milano, una piattaforma unitaria con cui si chiede un aumento retributivo medio di 210 euro, insieme al miglioramento di molti aspetti legati a welfare e inclusione.

Al momento in agenda ci sono già quattro incontri fissati: 20 e 21 giugno, 12 e 13 luglio.

QUALCHE NUMERO SUL SETTORE ASSICURATIVO

Proprio nel documento elaborato dalle organizzazioni sindacali si leggono numeri interessanti sul comparto assicurativo a cominciare dal fatto che nel 2021 c’è stato un leggero calo occupazione nel settore (-0,9%) dovuto alle ristrutturazioni aziendali degli ultimi cinque anni. Inoltre si evince che negli ultimi dieci anni il sistema assicurativo ha conseguito utili in ogni esercizio ed è arrivato a raggiungere nel periodo 2017-2020 un utile complessivo del 21%, superiore a quello degli anni 2013-2016, periodo di riferimento dell’ultimo contratto collettivo nazionale. Nel 2019 peraltro si è raggiunto un risultato record con utili pari a 8,6 miliardi, di poco inferiori l’anno successivo (8,5 miliardi) che ha visto lo scoppio della pandemia e il lockdown.

COSA CHIEDE L’ANIA PER IL RINNOVO DEL CCNL

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, durante l’incontro con le delegazioni sindacali Maria Emanuela Basti, responsabile delle relazioni industriali di Ania, ha chiarito che “la piattaforma dei sindacati chiede tante cose, ma non parla di un tema che interessa le aziende: gli inquadramenti e la loro revisione”. L’associazione nazionale delle imprese assicurative ha ricordato a Fisac, First, Uilca, Fna e Snfia che nel precedente rinnovo è stato “condiviso un positivo percorso con la revisione dell’inquadramento dei quadri e dei funzionari che abbiamo ridotto a un unico livello retributivo con 2 figure professionali. Abbiamo visto che ci sono state conseguenze positive e le imprese sono riuscite a gestire con flessibilità situazioni complesse”.

Tutto questo però non è sufficiente: secondo Basti la modernizzazione degli inquadramenti deve avvenire anche “per gli impiegati che sono declinati su più livelli, con una buona massa critica su quarto, quinto e sesto livello. È un adeguamento necessario perché l’articolato del contratto si porta dietro impostazioni risalenti nel tempo, quando le compagnie erano organizzate secondo una gerarchia piuttosto rigida – ha spiegato -. Per completare il quadro abbiamo anche il primo, secondo e terzo livello, ormai retaggio di un contratto costruito nei decenni scorsi, quando nelle compagnie c’era ancora, per esempio, il personale di guardiania o i magazzinieri internalizzati”.

Nessuna ritrosia, da parte di Ania, per una “trattativa serrata”: “Non ci sono volontà dilatorie – ha affermato la responsabile -. L’obiettivo è quello di fare le cose al meglio, non possiamo trascurare la qualità e accelerare sui tempi a discapito degli argomenti che ci interessano”.

LE RICHIESTE DEI SINDACATI

Al termine dell’incontro con Ania le organizzazioni sindacali, in una nota unitaria, hanno parlato di “clima complessivamente costruttivo” e della “volontà concreta di procedere a un negoziato serrato”. Soddisfatte anche per la presenza di Unipol al tavolo negoziale.

Ma vediamo cosa c’è nella piattaforma unitaria presentata ad Ania il 22 aprile scorso.

Nel documento elaborato dalle cinque organizzazioni sindacali la richiesta economica complessiva per la figura media (quarto livello, settima classe) è del 10% sulle tabelle stipendiali, “che tiene conto delle dinamiche inflattive e della maggiore produttività e del riconoscimento dell’impegno profuso in termini operativi e professionali da lavoratrici e lavoratori”. Stessa percentuale viene chiesta per l’aumento delle altri voci economiche di natura indennitaria e/o modali previste dalla normativa del ccnl e dei buoni pasto, sia cartacei sia elettronici. La richiesta è di un aumento retributivo di 210 euro per il livello medio di riferimento.

La piattaforma presentata dai sindacati punta su un rinnovo che rafforzi l’area contrattuale in modo che diventi più ampia e inclusiva (pure con percorsi innovativi per disabili, donne, genitori, caregiver) e che garantisca regole e tutele omogenee anche ai soggetti più deboli del settore e che contrasti il dumping contrattuale. Parte del testo si incentra poi sul lavoro da remoto riguardo al quale Ania e le organizzazioni sindacali un anno fa hanno condiviso un protocollo di settore.

Del resto, si tratta di una modalità di lavoro irreversibile che va però governata tramite la contrattazione di cui è esempio proprio il protocollo sullo smart working siglato con l’associazione di categoria. Rimanendo in tema, i sindacati propongono anche la creazione di un Osservatorio nazionale sulla digitalizzazione e sull’innovazione tecnologica evidenziando come quest’ultime abbiano “un forte impatto sull’organizzazione del lavoro e possibili ricadute anche sui livelli occupazionali”. L’Osservatorio verrebbe costituito da cinque rappresentanti indicati da Ania e da cinque indicati dalle sigle sindacali; le funzioni verrebbero definite in sede di trattativa. Nella stessa ottica si punta a definire anche i compiti delle commissioni paritetiche aziendali.

REVISIONE DEL FONDO DI SOLIDARIETÀ

Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano confindustriale, al negoziato per il rinnovo del contratto Ania potrebbe unirsi la revisione del Fondo di solidarietà. “Entro l’anno il Fondo di solidarietà dovrà avere un adeguamento normativo e vorremmo cogliere l’occasione per utilizzare al massimo le prestazioni” ha detto Basti che ha pure notato come questo ammortizzatore sia “totalmente autonomo e autofinanziato” e dunque non pesi “sulla fiscalità generale in nessuna delle sue prestazioni, ordinarie e straordinarie”.

Per la revisione del Fondo di solidarietà l’obiettivo di Ania è quello di aumentarne le prestazioni e di consentire prestazioni più efficaci relativamente all’accompagnamento alla pensione “in modo che sia la parte ordinaria che quella straordinaria possano aiutare il settore in questa fase di transizione”. Dall’associazione apertura “a tutte le possibilità che la normativa ha dato e che riguardano le politiche attive, la riconversione, la riqualificazione e il contratto di espansione. Non ci sono preclusioni”. Apertura al confronto è emersa anche dai sindacati.

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