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Covid, report Iss: “19 Regioni a rischio moderato, due a rischio basso. Variante Delta in crescita, ma impatto su ricoveri è minimo”

Diciannove Regioni a rischio moderato e due (Provincia autonoma di Trento e Valle d’Aosta) a rischio basso. La bozza del nuovo report di ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità – con i dati del monitoraggio relativo alla settimana 5-11 luglio – dipinge un quadro epidemiologico in lieve peggioramento ma ancora sotto controllo. La circolazione della variante Delta in Italia, riporta l’Iss, è in crescita e sta portando a un aumento dei contagi anche in Paesi ad alta copertura vaccinale, pertanto “è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”. Prioritario, si legge, anche “raggiungere un’elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”.

“Sulla base dei dati e delle previsioni Ecdc (l’agenzia europea per le malattie infettive, ndr), della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali – avvertono gli esperti – è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”. Anche se i dati epidemiologici sono tornati a crescere, l’impatto sugli ospedali è ancora minimo: nessuna Regione supera la soglia critica del 30% di occupazione delle terapie intensive da parte dei malati Covid.

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