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Design senza tempo e qualche tocco di follia in questo appartamento per due a Parigi

Un appartamento tra design senza tempo e tocchi decorativi audaci

No, la mail non l’aveva (ancora) vista. Altrimenti avrebbe saputo subito di non avere scampo. Nell’annuncio immobiliare allegato al messaggio per suo marito, Luca Visconti, professore di marketing di stanza (temporanea) in Svizzera ma da molti anni parigino per scelta, aveva trovato quella che sarebbe stata, finalmente, la loro casa insieme: un appartamento in un edificio del 1879 su una strada di case haussmanniane incredibilmente immune dal caos del quartiere in cui si trova, come un’incongrua roccaforte borghese tra i viaggiatori e i clochard della Gare du Nord e i magazzini di abiti da cerimonia africani di boulevard de Magenta. La collocazione topografica, a fare da cucitura tra le differenti popolazioni del IX e del X arrondissement, è stata un incentivo, non un ostacolo. 

In salotto, divano Mex Cube di Piero Lissoni, Cassina, tappeto JC-7 Isola di Joe Colombo, Amini. Al soffitto, la scenografica sospensione Nuvola di Mario Bellini, Nemo. Davanti allo specchio, autoritratto di Edmond Heuzé.Francesco Dolfo

Le foto ritraevano una casa un po’ délabré, con pareti giallo pallido o viola e soffitti affrescati. «Ci hanno fatto sognare. Conoscendo la velocità a cui si muove il mercato immobiliare parigino, abbiamo fatto subito un’offerta. L’avremmo comprata così, sulla carta, ma l’agente ha voluto che la vedessimo», dice Ruben Modigliani, giornalista fiorentino milanese di adozione. «Eravamo all’inizio del primo lockdown, quando, seppure con difficoltà, si poteva viaggiare. Abbiamo preso il primo volo». 

Uno scorcio dello studio di Ruben (a parete un suo lavoro su carta). Lampadario Viscontea vintage di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Flos. Divano Sleep di Busk+Hertzog, Soft Line, applique Megaron di Gianfranco Frattini, Artemide, vintage.Francesco Dolfo

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