Rinnovati di un anno i contratti a tempo determinato per 17 infermieri e 2 ostetriche per la sanità pratese. Prevista anche la stabilizzazione di 148 operatori sanitari e di 40 medici. Rinnovati per un semestre anche 219 lavoratori interinali.
“Non si è rilanciata la sanità ma si è garantita la continuità dei servizi” è la considerazione della FP CGIL.
A partire dal 1 ottobre e fino al 30 settembre del 2023, 19 professionisti sanitari, 17 infermieri e 2 ostetriche, daranno continuità alle proprie prestazioni professionali nella zona distretto di Prato.
“La delibera dell’ASL Toscana Centro premia la zona pratese destinando a quella il rinnovo di 19 contratti di lavoro sui 72 complessivi per tutta l’area di Firenze, Prato, Pistoia e Empoli.”
Si legge
la soddisfazione tra le righe del comunicato del Segretario della FP CGIL di Pistoia e Prato Sandro Malucchi che rivendica il risultato citando l’accordo firmato da CGIL CISL e UIL con la Regione Toscana l’8 settembre scorso.
Nel Verbale
di confronto abbiamo ottenuto il rinnovo dei 72 contratti a tempo determinato per un’annualità e ben 219 rinnovi, fino al 31 marzo del 2023, contratti interinali di cui 74 infermieri, 27 ostetriche, 117 operatori socio sanitari e 1 operatore tecnico.
Si aspetta inoltre
la stabilizzazione, anche questo oggetto del verbale di accordo, per 148 operatori sanitari e 40 medici da effettuarsi entro la fine dell’anno.”
Le operazioni di rinnovo contrattuale dei tempi determinati graveranno sul bilancio della ASL Toscana Centro per 1.760.000 euro, di 466.000 euro per l’ex ASL 4 di Prato, da riparametrare sui due bilanci di esercizio 2022 e 2023 e di 4.424.720 euro per l’acquisto dei servizi sanitari utilizzando il lavoro interinale.
La misura assunzionale
prevista è effettuata nel rispetto dei vincoli di bilancio a cui sono sottoposte le ASL e la Regione (il tetto di spesa del personale è contenuto entro lo storico della spesa risalente al 2004 ridotto di un ulteriore 1,4%) e risponde alle esigenze di salute che gravano sulla cittadinanza in un periodo particolarmente complicato.
D’altra parte
conclude la nota della FP CGIL, la recente pandemia dovrebbe averci insegnato che ciò che conta non è l’osservanza delle finalità economiche di bilancio ma il raggiungimento degli obiettivi di salute.”