News

Giuseppe, Infermiere: Aumento tassa Ordine Infermieri, ultimi anni pesanti e servizi restano insufficienti.

Giuseppe, Infermiere: Aumento tassa Ordine Infermieri, negli ultimi anni è una strage ma servizi restano insufficienti.

Giuseppe, Infermiere che preferisce restare anonimo per paura di ripercussioni, denuncia: negli ultimi anni aumenti ingiustificati e danno pure la colpa alla Federazione.

“Cari AssoCareNews.it,

vi scrivo queste righe non per creare polemica ma per svegliare un pò colleghi e rappresentanti.

Ho letto che a Bologna si sono ribellati per aumento della tassa ordinistica con le dimissioni del revisore dei conti.

Sono iscritto a un ordine, mia moglie ad un altro e ho colleghi iscritti ad altri ancora. Posso quindi fare un sunto abbastanza trasversale dicendo che questa tassa non sempre porta dei benefici se non quello di poter esercitare la professione.

Ci sono tanti opi, diciamocelo chiaro, che non sono per niente vicini agli iscritti. Che sono chiusi in sè stessi. Altri sono fumosi e generano solo confusione. Altri ancora sono governati in maniera insensata e lo dimostra come hanno gestito le sospensioni per l’obbligo vaccinale.

La tassa però aumenta. Non tutti gli anni, ma gradualmente aumenta sempre. Ma i servizi dove sono? E’ giusto avere un OPI che ti propone della formazione ma te la fa pagare? E’ giusto avere segreterie sempre chiuse e telefoni sempre staccati? E’ giusto che quanto chiedi perchè aumenta la tassa la risposta, da anni, è: Aumenta la quota della Federazione?

Che poi se la “quota federale” aumenta di 10 euro in tre/quattro anni, è possibile che la tassa aumenti di 14? Ma ci prendono per scemi?

80-90 euro all’anno li abbiamo tutti ma bisogna vedere per cosa. Non ne vale la pena se serve per pagare una cosa che ti permette di lavorare quando hai studiato e vinto selezioni per farlo, senza dare reali servizi e stando chiusi in sè stessi a governare il suo piccolo regno.

E senza tirare in ballo lo sforzo fatto nella pandemia.

Non tutti sono così. Ma basta sentire in giro e ti rendi conto che è la maggior parte, purtroppo.

Grazie.

Giuseppe, Infermiere”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *