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Il popolo si è scelto il governo

Il popolo si è scelto il governo. Questo in democrazia dovrebbe essere scontato, non dovrebbe assolutamente rappresentare una notizia. Dovrebbe essere la norma. In Italia purtroppo è l’eccezione. Se non altro perché l’ultimo governo a ricevere un mandato dagli elettori era stato quello di Berlusconi nel 2008. Poi i governi sono stati o fatti da tecnici o decisi in Parlamento.

La democrazia serve

È necessario che un governo ottenga il mandato popolare. Perché è un fattore di legittimità importante. Qualsiasi presidente del consiglio non abbia ottenuto questo mandato, parte con un peccato originale di fondo. Il peccato originale che mina l’autorevolezza complessiva del governo. Con ciò non si vuole sminuire il lavoro, ma valutare quelle formalità che in democrazia debbono essere fondamentali.

È chiaro che Giorgia Meloni, soprattutto in questo momento, è politicamente inattaccabile. Non ha avuto ancora il tempo di fare nulla. Ed ha ottenuto un’indicazione da parte del corpo elettorale sovrano. Chiaramente oggi mettere in discussione il suo diritto a formare un governo, equivarrebbe a mettere in discussione la scelta degli elettori. Elettori che le hanno consegnato una maggioranza chiara.

È ovvio che in democrazia, a qualcuno ciò che hanno scelto la maggioranza degli elettori non vada bene .Ma è altrettanto ovvio, rimanendo in un regime democratico, che si sia tenuti a rispettare la decisione del corpo elettorale. Soprattutto quando non la si condivide. È facile rispettare esiti elettorali e sentenze, quando sono quelle che vorremmo. È nobile, fondamentale ed importante farlo anche quando ci piacciono meno .

Orgoglio italiano

Avere orgoglio nazionale, è fondamentale se si vuole dare dignità al paese. La giusta reazione di sdegno ad una chiara ingerenza francese, in una vicenda interna italiana, dimostra che l’Italia ha anche un orgoglio nazionale. Un indipendenza, ed una sovranità repubblicana da difendere, da chiunque fuori e dentro l’unione. Questa sovranità è stata difesa da Sergio Mattarella e da Mario Draghi. Che giustamente hanno criticato parole, che apparivano come limitanti della libertà delle istituzioni italiane.

Anche perché l’Italia non può essere figlia di un Dio minore in Europa. Non deve subire costanti esami del DNA. Quando poi sono quei paesi, che vengono citati come sempre europeisti, a comportarsi da meno europeisti di tutti. La signora Ursula von der Leyen, quale

Presidente della Commissione europea, dovrebbe prendere atto dell’atteggiamento del suo paese. Di quella Germania che giustamente, l’Onorevole Francesco Lollobrigida definisce la più anti europeista dell’Unione, perché ad esempio sulla crisi del gas va da sola, lavorando contro una soluzione comune.

Chi si permette mai di mettere in discussione le elezioni tedesche? Chi si permette mai di dire che i francesi sbagliano a votare? Che l’unione deve vigilare su Francia e Germania? L’Italia è un partner europeo con gli stessi diritti degli altri. La sovranità del nostro paese va rispettata. In Europa si deve stare a testa alta, rispettando la sovranità altrui e pretendendo altrettanto rispetto per quella nostrana.

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