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La Grenette ad Aosta: il tocco di lamatilde fra storia e contemporaneità

«Ero così contento di ammirare questi bei paesaggi e l’arco di trionfo che avevo un solo desiderio da esprimere: che la vita durasse per sempre». Incantato dalle sue cime innevate e dalla sua duplice identità sospesa fra modernità e classicità, Stendhal parla in questi termini di Aosta, capoluogo che conserva molte tracce della sua antica e prestigiosa storia. Ma la città ha saputo rinnovarsi e con gli anni è diventata meta turistica di primaria importanza. E sono molte le occasioni per trascorrere una vacanza tranquilla anche all’insegna della buona cucina.

Entrando nel locale si ha la sensazione di viaggiare nel tempo, un format che ci consente di riscoprire il piacere di “mangiare in bottega. Ph. Pepe fotografia.

È ciò che offre il restaurant La Grenette, il cui interior concept è stato progettato dallo studio di architettura e design lamatilde proprio rispettando le caratteristiche salienti del centro storico cittadino. Entrando nel locale si ha la sensazione di viaggiare nel tempo, un format che ci consente di riscoprire il piacere di “mangiare in bottega”.

I pavimenti in legno originali, recuperati in seguito a una precedente ristrutturazione che li aveva coperti, i mattoni lasciati volutamente a vista e i serramenti d’epoca conferiscono allo spazio un calore autentico. Ph. Pepe fotografia.

Non a caso il ristorante sorge non lontano dalla Bottega degli Antichi Sapori, laboratorio gastronomico da cui La Grenette si rifornisce per le materie prime. Entrambi si trovano a pochi passi dalla piazza in cui sorgeva l’antico mercato delle granaglie della città: da qui il nome del ristorante, che diventa punto di partenza per una narrazione visiva e architettonica.

Il ristorante sorge non lontano dalla Bottega degli Antichi Sapori, laboratorio gastronomico da cui La Grenette si rifornisce per le materie prime. Ph. Pepe fotografia.

Il progetto di lamatilde riporta alla luce la storia del luogo, svelandone gli spazi e le superfici autentiche. I pavimenti in legno originali, recuperati in seguito a una precedente ristrutturazione che li aveva coperti, i mattoni lasciati volutamente a vista e i serramenti d’epoca conferiscono allo spazio un calore autentico. La storia diventa contemporaneità grazie all’utilizzo di metalli, finiture ricercate e arredi dal design minimale.

La Grenette. Aosta: un dettaglio interno del locale. Ph. Pepe fotografia.

L’allestimento coniuga l’atmosfera tipica del ristorante con elementi espositivi che ricordano una bottega gastronomica: vini, salumi e altri prodotti locali sono evidenziati all’interno di cornici espositive scure. Le suggestioni visive raccontano la vicinanza con il mercato delle granaglie attraverso illustrazioni che rielaborano gli strumenti tradizionali per la lavorazione del grano. Simboli utilizzati per ricreare l’identità creativa del ristorante: li ritroviamo anche sui materiali di comunicazione, come i menu, i leaflet e le grafiche, e nella parete principale del ristorante, che ospita un’istallazione che rimanda al concept originale del progetto.

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