Generali, Caltagirone, Rai, Fuortes, La Verità, Repubblica, Google, Meta, Germania, monoclonali e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag
I RISCHI PER LE CASSE DELLO STATO
“La fine delle moratorie e la scarsa disponibilità di strumenti efficaci per supportare le imprese che non riescono a riprendere i pagamenti si portano dietro un rischio potenziale per le casse dello Stato di almeno 10 miliardi”. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 14, 2022
GERMANIA FIACCA?
La Germania ha chiuso il 2021 con una crescita del 2,7. Ma secondo le stime nell’ultimo trimestre dell’anno il Pil sarebbe diminuito tra lo 0,5 e l’1%, aprendo a un secondo possibile periodo di recessione per il paese dall’inizio della pandemia- (Bloomberg)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
BUONA MAGISTRATURA A TUTTI
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro la nomina dei vertici della Cassazione, in particolare del presidente Piero Curzio e della vice Margherita Cassano: ora a decidere sarà il Consiglio superiore della magistratura.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
LA VERITA’ INZIGA SU REPUBBLICA
Il buongiorno de La Verità pic.twitter.com/C10dzKa6jj
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
PD E M5S SEGANO FUORTES?
Rai. No dei consiglieri Pd e M5S al budget 2022 predisposto dai vertici (Soldi e Fuortes). L’asse Pd-M5s – al contrario dell’altro in Cda, fra Forza-Italia-Lega – sta scaricando l’ad Carlo Fuortes? (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
BOH VAX
Restano ancora 2 milioni gli over 50 senza alcuna dose, nonostante per loro l’obbligo vaccinale sia in vigore ormai da una settimana. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
SCONTRI IN CORSIA
Il riconteggio dei ricoveri per escludere dal calcolo chi, anche se positivo, è ricoverato in ospedale per altre patologie e non per il Covid, si scontra contro l’alzata di scudi dei medici che parlano di «espediente di equilibrismo contabile». (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
DOSSIER MONOCLONALE
Monoclonale Sotrovimab di Gsk prodotto a Parma. Ridurrebbe dell’85% il rischio di ospedalizzazione o morte ma negli ospedali italiani le scorte sono terminate: a dicembre il ministero della Salute aveva acquistato 2mila dosi. Gli Usa ne hanno ordinate oltre 500mila dosi. (Fatto)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
CARTOLINE AMERICANE
I procuratori generali di alcuni Stati americani stanno lavorando a procedimento legale contro Google, accusata di aver mentito per anni agli investitori pubblicitari sui prezzi e il funzionamento dei suoi prodotti. (Wsj)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
La Ftc e alcuni Stati Usa hanno aperto indagini nei confronti di Oculus, divisione di Meta che si occupa di realtà virtuale, per possibili comportamenti anti-competitivi. (Bloomberg)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
ASSE CALTAGIRONE-PALERMO IN GENERALI, MA DEL VECCHIO NON LO SA…
Caltagirone asked Fabrizio Palermo to advise on a potential slate for Assicurazioni Generali board. (Bloomberg)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
LE FURBIZIE GENERALI DI CALTAGIRONE
Le furbizie di Caltagirone. Fonte: La Verità pic.twitter.com/Lgao3aRHQo
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 15, 2022
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU GENERALI E CALTAGIRONE:
Si alza il livello dello scontro in Generali: nel mirino dei soci privati, che per combattere la battaglia di Trieste hanno messo sul piatto quasi 5 miliardi, è finita anche la governance, dopo l’assetto di vertice e la strategia non sufficientemente coraggiosa. Il passo indietro, rumoroso e clamoroso, di Francesco Gaetano Caltagirone, azionista all’8,04%, dalla carica di vice presidente vicario del Leone, ruolo ricoperto per 12 anni, e le contemporanee dimissioni dal board, hanno nuovamente destabilizzato gli equilibri interni alla compagnia. Con una conseguenza immediata: riaccendere l’attenzione delle Autorità di Vigilanza, già da tempo interessate ai movimenti che coinvolgono il colosso assicurativo. Ma non solo. La mossa offre ora a Caltagirone ampia libertà d’azione sul capitale di Trieste: niente più internal dealing in caso di acquisto di titoli, niente più “black period”, ossia fasi in cui i consiglieri non possono operare in Borsa perché a conoscenza di informazioni privilegiate. Caltagirone ora potrà muoversi quando e come lo riterrà più opportuno, senza alcun vincolo se non quello di comunicare il superamento di soglia rilevante, che nel suo caso è il 10% delle Generali. In un contesto in cui, come ha lamentato lo stesso imprenditore, di fatto non aveva più alcuna voce in capitolo.
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