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Otto Skorzeny. L’uomo più pericoloso d’Europa

Otto Skorzeny – definito dagli Alleati «l’uomo più pericoloso dell’Europa» – nacque a Vienna nel 1908. Iscrittosi al partito nazista «per convenienza», allo scoppio della Seconda guerra mondiale entrò nelle Waffen SS che combattevano in Russia, per poi passare alla testa dei Kommando, le nuove «unità speciali».

Dalla temeraria Operazione Quercia che portò alla liberazione di Mussolini sul Gran Sasso, all’incredibile rapimento di Horthy nella fortezza di Budapest, al travestimento che permise ad un gruppo di guastatori tedeschi di gettare lo scompiglio tra le truppe americane sul fronte occidentale. Processato a Norimberga come ideatore di un piano per assassinare Eisenhower, venne assolto.

Si stabilì quindi in Spagna dove, al servizio della CIA, fu a capo dell’Organizzazione Gehlen, nata per contrastare l’Unione Sovietica e il comunismo in Europa. Otto Skorzeny visse pericolosamente, con spericolato coraggio, amore per il rischio e cavalleria verso il nemico.

Vivere pericolosamente

Una vita fatta di adrenalina, quella di Skorzeny. Una storia avvincente che Foley narra dopo aver incontrato “l’uomo più pericoloso d’Europa” in locale di Madrid. L’autore ricevette dal protagonista un fiume di eventi incredibili, che non sono frutto di fantasia, ma vita vissuta.

Una biografia pubblicata da Adler edizioni che sembra un romanzo di avventure, ma non lo è. Alle volte, Skorzeny ne è la prova, la realtà può davvero superare la fantasia.

Skorzeny

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