Ci scrive Simone Macaluso, Operatore Socio Sanitario: “troppi errori nella professione, troppi gruppi e gruppetti non ci faranno mai crescere”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
vi seguo da un paio di anni e sono convinto che siete l’unica testata a dare tanto spazio alla “professione” dell’Operatore Socio Sanitario. Avete il coraggio di scrivere e soprattutto di dire come stanno le cose.
Noi non siamo dei professionisti, ma potremmo diventarlo. Ad una sola condizione però: che si cessi con i personalismi e si inizi a lavorare veramente lungo un’unica direzione.
Avete ben scritto che ci sono più associazioni che OSS. A mio avviso questo è un grande danno, ben vengano allora i tentati del Ministero della Salute e della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche di unificare le varie sigle che si “occupano” di Operatori Socio Sanitari.
Io in passato le ho contattate un po’ tutte e a primo acchitto mi sono sembrate delle scatole vuote, piene però di tanti personalismi. Con questo, tuttavia, non voglio dire che non servono a nulla. Per fortuna che ci sono dei colleghi che ci mettono la faccia e che sono sempre in prima linea per combattere a favore dell’emancipazione della categoria.
Ho l’impressione, tuttavia, che se non ci si muoverà a metterci tutti assieme (formare questo benedetto Coordinamento nazionale della Associazioni OSS), qualcun altro lo deciderà per noi. Troppi ritardi, troppi rimbrotti, troppi pilotati fraintendimenti. E poi ognuno per la sua strada, tutti dicono tutto e il contrario di tutto. Possibile che non si possa trovare una quadra?
Spero di aprire un serio dibattito su queste mie provocazioni e spero solo che mi darete lo spazio che secondo me merito.
Buon lavoro.
Simone Macaluso, OSS Sicilia
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